Ricordo bene il giorno in cui Joey è arrivato a casa; era dicembre, e una mattina mentre aspettavo che mi venissero a prendere da scuola, mi sono messa davanti alla vetrina di quel negozio di animali poco distante da casa. C'erano tanti cuccioli di cane, però il mio sguardo è caduto su un cartello: Pappagalli addomesticati.
Quando sono arrivata a casa, ne ho parlato con mamma e papà, dicendo che mi sarebbe piaciuto avere un altro pappagallino (a casa c'è già Lollo, un cocorito), per farmi compagnia, e che poi essendo allevato a mano sarebbe stato più socievole e giocherellone.
Non ho impiegato molto a convincerli, così un pomeriggio io e mamma siamo andate al negozio, siamo entrate e abbiamo chiesto di questi pappagallini. Ne avevano pochi, erano andati a ruba tanto erano belli.
Il ragazzo del negozio me ne ha fatti vedere un paio, e i miei occhi si solo illuminati quando ho visto un batuffolino verde, piccolo piccolo, con due occhietti tenerissimi.
Mamma ha capito che la mia scelta si sarebbe diretta verso di lui, vedeva come lo guardavo.
Il negoziante mi ha detto: "Vuoi provare a tenerlo sulla mano?".
Io all'inizio ero un pò timorosa, ma mi sono detta: "Ma si, è innoquo."
Il piccolino è salito sulla mia mano, l'ho avvicinato al viso e mi ha morsicato il naso..... da lì.. non ho avuto nessun dubbio.. "Lo prendo".
La padrona del negozio aveva gli occhi lucidi quando me l'ha dato, l'aveva cresciuto lei, ed è sempre triste doversi staccare da un esserino così tenero.
Una volta uscita dal negozio, sono salita subito in macchina, avevo paura che potesse prendere freddo in quella brutta scatolina di cartone.
Durante il viaggio, guardavo dentro il buchino della scatola.. cucciolo lui, mi guardava e ogni tanto faceva "tip"...
A casa avevo già preparato una bella gabbietta. Appena sono arrivata, l'ho fatto uscire dalla scatola, era un pochino spaventato, l'ho tenuto con me per un'oretta e si faceva coccolare tutto.
Poi l'ho messo in gabbietta per farlo ambientare; la sera quando l'ho fatto uscire di nuovo per farlo vedere a papà, forse per la stanchezza, si è addormentato nelle mie mani, lo sentivo respirare accando al mio cuore.
Inutile dire che quel piccolo confettino mi aveva conquistata. Il miglior "acquisto" della mia vita.
Al prossimo racconto,
Manu e Joey
martedì 23 ottobre 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento